Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – terza parte –
Per conoscere meglio questo meraviglioso strumento… e scoprirne alcuni segreti!
TERZA PARTE
In questa puntata, attraverso una breve descrizione, faremo la conoscenza di altri due componenti della famiglia degli strumenti ad arco: la viola ed il violoncello. Alcuni consigli per la manutenzione.
La viola moderna
E’ lo strumento contralto della famiglia del violino.
Possiede quattro corde, intonate nel seguente modo: DO SOL RE’ LA’ (DO = DO sotto il DO centrale; LA = LA sopra il DO centrale).
Lo strumento è intonato a una quinta di distanza dal violino e può variare nelle dimensioni assai più di quanto non avvenga per il violino e per il violoncello.
La maggior parte delle viole sono particolarmente risonanti e dolci di timbro nel registro grave, e ricche di suono nel registro medio e acuto.
Gli esemplari più antichi a noi noti sono due grandi viole costruite da Gasparo da Salò nella seconda metà del cinquecento.
I problemi di costruzione e di acustica sono esattamente gli stessi del violino e quindi per essa vale quanto detto e visto per quest’ultimo.
Il violoncello
Strumento ad arco della famiglia del violino, retto dall’esecutore in posizione verticale fra le ginocchia e distanziato da terra per mezzo di un’asta metallica e cilindrica, regolabile in lunghezza, detta puntale.
E’ il diretto discendente della viola da gamba e, in linea di massima, il violoncello moderno è rimasto fedele alla forma originaria anche se in origine aveva misure e funzioni diverse.
Possiede quattro corde intonate DO SOL RE LA (DO due ottave sotto al DO centrale; LA sotto al DO centrale).
Il suo vasto ambito comprende più di quattro ottave.
I violoncelli più antichi sopravvissuti furono costruiti intorno al 1560 dal liutaio italiano Andrea Amati.
Anche per il violoncello valgono le stesse problematiche costruttive e acustiche già viste per il violino.
Manutenzione dello strumento
Al fine di ottenere le condizioni ottimali che permettano il mantenimento delle principali proprietà sia dello strumento che dell’arco, è molto importante instaurare un rapporto sempre più intimo con essi.
Infatti sono sufficienti alcune semplici operazioni di controllo e piccoli interventi di assestamento, oltre che ad alcuni consigli pratici che seguiranno, per mantenere sempre efficienti strumento ed arco nonché ad approfondire il nostro rapporto con essi.
Ecco alcuni accorgimenti e consigli pratici:
1. Controllare con molta frequenza la posizione del ponticello e di tutti gli accessori mobili; la sua posizione ottimale è perpendicolare al piano armonico dal lato che si affaccia alla cordiera. I piedini, salvo che non ci siano problemi costruttivi, devono trovarsi sulla linea immaginaria che unisce le tacche inferiori delle effe e ad una distanza equa da esse.
2. Prima di riporre lo strumento pulire il corpo, la tastiera e le corde con un panno morbido e pulito al fine di evitare incrostazioni eccessive e quindi il ricorso all’uso dei diversi tipi di polish esistenti in commercio. Esempio: per il piano armonico, le fasce, il fondo, il manico ed il riccio, usare una sostanza composta da Essenza di trementina o Acqua ragia diluita al 50% con Olio di lino cotto; per l’eccessiva incrostazione della tastiera, cordiera, mentoniera e di tutti gli altri accessori in ebano, bosso o palissandro, usare Essenza di trementina (o acqua ragia) allo stato puro. Introducendo attraverso le effe una manciata di riso e scuotendo lo strumento, con un movimento sia rotatorio che perpendicolare, se ne ottiene la pulizia interna.
3. Le persone non competenti non devono manomettere lo strumento. Evitare di rimuovere frequentemente l’anima dalla sua sede o sostituirla con l’intento di migliorare la resa. Il ponticello dovrà essere sostituito solo se sussistono seri problemi per farlo (curvatura o logorio dei punti di appoggio delle corde). Consultare sempre la persona competente, cioè il liutaio, nel caso che lo strumento denunciasse reali problemi di carattere funzionale. Altrettanto vale per l’archetto, sostituzione dei crini ed altri interventi.
4. Assicurarsi del corretto funzionamento dei piroli e cioè che girino agevolmente nelle loro sedi e permettano una facile accordatura; controllare inoltre che il foro trasversale di ciascun pirolo si trovi esattamente al centro dello spazio interno del cavigliere per evitare di rompere o falsare le corde, quindi per rendere ancora più precisa e stabile l’accordatura. Quando si noteranno movimenti a scatto nei piroli durante l’accordatura occorrerà toglierli dalla loro sede, pulirne con un panno asciutto il loro gambo ed applicarvi un prodotto lubrificante (pasta per piroli) nei punti di contatto col cavigliere.
5. Sostituire sempre una corda per volta per evitare la caduta dell’anima e lo spostamento del ponticello. Nel caso si dovessero sostituire tutte le quattro corde procedere come segue: togliere una prima corda, sostituirla e accordarla alla sua giusta frequenza e controllare continuamente che il ponticello sia sempre nella corretta posizione; togliere una seconda corda e ripetere le stesse operazioni poi anche per la terza e la quarta corda. Durante il primo periodo di assestamento delle nuove corde, nel quale tenderanno a perdere facilmente l’accordatura, saranno necessarie opportune e ripetute correzioni che riguarderanno la posizione del ponticello e la totale aderenza dei suoi piedini al piano armonico.
Misure/rapporti del Diapason “A” (ovvero la distanza che intercorre tra il capotasto superiore ed il ponticello) e Lunghezza del corpo dello strumento “B” tra violino, viola e violoncello:
A = Diapason
B = lunghezza del corpo dello strumento
A presto!
Saverio Denitto
Prima puntata: Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – prima parte –
Seconda puntata: Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – seconda parte –