GR Delta 4 R7
I sistemi di altoparlanti oggetto di questa prova sono il modello più compatto della serie Delta da pavimento, che comprende anche i modelli Delta 4 R8, Delta 4 R9 e Delta 4 R10.
Le ridotte dimensioni rispetto ai modelli maggiori rendono i GR Delta 4 R7 diffusori adatti alla sonorizzazione di ambienti domestici di dimensioni particolarmente contenute.
Peraltro, lo sviluppo verticale oggettivo dell’immagine acustica offerta non risente della riduzione dell’altezza complessiva, che è stata contenuta senza ridurre la quota dei componenti che riguardo questo aspetto svolgono il ruolo dominante, in particolare il midrange planare, il cui centro acustico è posto a 110 cm da terra come nei modelli maggiori.
La larghezza di soli 29 cm e la possibilità, prevista dal progetto, di posizionare le casse in prossimità delle pareti di chiusura dell’ambiente, facilitano enormemente la installazione in qualsiasi locale si voglia sonorizzare.
La grande potenza massima sopportabile consente poi di raggiungere livelli acustici di picco uguali a quelli delle performance dal vivo, fatto salvo che la potenza installata sia adeguata allo scopo.
Le immagini a fianco mostrano il risultato di calcoli volti a definire la potenza massima RMS per canale dell’amplificatore che si dovrebbe installare in due ambienti di diverse dimensioni (20 mq e 40 mq) e a diverse distanze di ascolto, per poter raggiungere livelli di picco di 113 dB spl. Naturalmente chi gradisse ascoltare a livelli inferiori, più correttamente definibili “condominiali”, potrà optare liberamente per potenze inferiori.
LA COSTRUZIONE
I diffusori Giussani Research vengono totalmente progettati, costruiti e collaudati in Italia e le GR Delta 4 R7 non fanno eccezione.
I mobili vengono allestiti da una fabbrica specializzata in lavorazioni artigianali di pregio, per le quali può essere impiegato qualsiasi tipo di materiale. Nel caso delle GR Delta 4 R7 si è optato per legnami di diverse tipologie, dal medium density al massello, abbinato a particolari tecnici tipici della moderna industria dell’arredamento e a tela acustica prevista per l’uso specifico, estremamente trasparente al suono.
La costruzione prevede la possibilità di smontare i mobili, le cui componenti possono essere disaccoppiate per far fronte a qualsiasi necessità, fra cui importanti spostamenti o il trasporto con mezzi di dimensioni limitate.
In effetti, mentre nel caso dei modelli GR Delta 4 R9 e GR Delta 4 R10 questa possibilità può risultare certamente molto utile, le dimensioni e il peso limitati del modello GR Delta 4 R7 riducono di molto il numero di situazioni nelle quali possa essere necessario procedere ad uno smontaggio completo.
In ogni caso, per chi volesse procedere all’operazione, il manuale d’uso fornito a corredo mostra chiaramente tutti i passaggi necessari.
Il sistema di carico adottato per il woofer è l’acoustic suspension (sospensione pneumatica) che pone l’elasticità dell’aria contenuta nel volume chiuso in parallelo a quella, appositamente ridotta, delle sospensioni meccaniche dell’altoparlante, ottenendo di linearizzare la forza cui è soggetto l’equipaggio mobile durante i suoi spostamenti.
Il woofer impiegato come base per gli interventi tecnici di personalizzazione GR adottati, è firmato dalla danese Peerless ed appartiene ad una serie di progettazione molto recente, che fa uso di accorgimenti particolari per consentire ampie escursioni ed elevate potenze elettriche applicabili (il cestello è aerodinamico e la bobina mobile ampiamente esposta ai flussi d’aria generati dal movimento, anche grazie appositi fori praticati nel cono stesso).
Il midrange planare adottato è di produzione americana, caratterizzato da un funzionamento push-pull grazie alla presenza di numerose barre magnetiche al neodimio sia anteriormente che posteriormente.
Il nuovo materiale impiegato per la sua membrana è stato sviluppato in collaborazione con la Dupont e presenta caratteristiche meccaniche, acustiche e termiche superiori al classico mylar usato tradizionalmente per questo tipo di altoparlanti.
L’emissione posteriore del midrange avviene all’interno di un volume chiuso, coibentato con lana di vetro, che funge da carico adatto a conseguire i desiderati FC e QTC al limite inferiore di funzionamento, limitando l’escursione per contenere la distorsione e permettendo al contempo di agire come sorgente monopolare, al pari del woofer e del soft-dome-tweeter, generando un andamento della dispersione e della potenza acustica privo di discontinuità (presenti invece nei sistemi elettrostatici ibridi).
Il mobile del woofer ha una sezione laterale trapezoidale molto slanciata, scelta per prevenire la possibilenascita di onde stazionarie interne, eliminando la possibilità di formazione di code sonore.
La sezione del mobile su cui sono montati midrange e tweeter ha una larghezza estremamente ridotta (14,5 cm) allo scopo di escludere la possibilità di percepirne la dimensione, a causa della diffrazione ai bordi.
Percezione che, ove presente, confonderebbe le informazioni acustiche originali sulle dimensioni delle sorgenti acustiche registrate nel segnale da riprodurre.
Da notare che tutti i sistemi il cui pannello anteriore abbia una larghezza superiore ai 20 cm (sia pure con bordi arrotondati, ma che non presentino altri adatti accorgimenti), non possono essere considerati ottimizzati sotto questo aspetto.
LA TECNICA
La rete di crossover preposta alla suddivisione del segnale elettrico fra i tre trasduttori presenta una classica configurazione del second’ordine per tutti i tagli tranne il passa-alto del planare.
Le pendenze acustiche conseguenti, mostrate nel grafico seguente, sono simmetriche. Le resistenze di attenuazione di midrange e tweeter, oltre a tararne l’emissione proteggendo al tempo stesso gli altoparlanti da extracorrenti, riducono anche il Q delle celle elettriche nelle quali sono inserite.
L’implementazione pratica è con induttori surdimensionati e condensatori in polipropilene.
Il circuito è montato su circuito stampato e successivamente resinato per evitare ossidazioni e vibrazioni di qualsiasi entità.
La risposta in frequenza globale in ambiente mostrata nei grafici pubblicati, ovvero la più significativa per quanto riguarda le sensazioni d’ascolto è stata rilevata in un ambiente caratterizzato da assorbimento medio, avente una superficie di 37 mq e alla distanza di 2,7 m da una sola cassa acustica. Il microfono era a 110 cm da terra.
Nel grafico a fianco è mostrata la variazione della risposta acustica globale al variare della quota del microfono.
Le due curve sono relative ad una quota di 110 cm ed una di 160 cm da terra. Da considerarsi standard per ascolto da “seduto” (rossa) e “in piedi” (verde).
Per verificare il campo acustico diretto generato sull’asse dal diffusore e misurarne la distorsione (verde IIa armonica, blu IIIa) abbiamo proceduto ad effettuare le relative misurazioni in campo libero all’aperto. La distanza di misura era di 150 cm e il livello di prova equivalente a 90 dB spl ad 1 metro. Da notare, che la emissione in gamma bassa risulta parzialmente rinforzata dalla presenza di un piano di appoggio sotto al woofer, che limitava la sua emissione su 2π radianti, mentre dai 300 Hz in su l’emissione è da considerarsi su 4π radianti.
La misura dell’impedenza, riportata nel grafico seguente, mostra un modulo che non scende mai sotto ai 4,5 ohm ed un argomento che si svolge quasi totalmente entro la fascia dei +36°.
Caratteristiche che consentono di ritenere le GR Delta 4 R7 un carico facile per qualsiasi amplificatore.
Per la connessione fra l’ingresso posto alla base del diffusore e il gruppo medio-alti sono previsti una coppia di morsetti placcati oro di buona qualità e due spezzoni di cavo Van Den Hul.
I morsetti di ingresso, di pari qualità, consentono la connessione Bi-wiring (ovvero con una doppia coppia di cavi per diffusore) sia con banane che con cavi spellati o forcelle.
L’ASCOLTO
Abbiamo in primo luogo provveduto a predisporre un evento collettivo al quale potessero partecipare molti audiofili indipendenti.
Per le sessioni d’ascolto abbiamo impiegato un integrato McIntosh MA6600, un pre McIntosh, due finali mono MC501, un lettore CD Meridian, un lettore multimediale Oppo, un proiettore HD JVC.
I cavi di potenza erano GR SC-1000. Il lettore Meridian è stato impiegato per i CD, l’Oppo per i DVD e la musica liquida.
Il software era composto sia da selezioni di brani già utilizzati durante precedenti manifestazioni pubbliche che da DVD di buona qualità, a cui si è aggiunto un CD “Velut Luna Samples for Giussani Research” appositamente predisposto da Marco Lincetto.
Durante due giornate di prove abbiamo potuto raccogliere i giudizi di numerosissimi appassionati che hanno ascoltato tutti a lungo.
Tutti indistintamente sono stati accomunati dal tipo di giudizi espressi: “…grande scena acustica ampia e profonda…” – “…Invisibilità acustica dei mobili, assenza di code sonore, appagante realismo ed eccezionale capacità dinamica…”.
Grazie alle caratteristiche acustiche della sala impiegata (30 mq abbastanza assorbente) abbiamo potuto usare gli ottimi amplificatori fino al massimo delle loro possibilità senza dover lamentare il raggiungimento dei limiti di funzionamento dei diffusori.
Da parte mia posso concludere che i commenti degli ascoltatori hanno dimostrato l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di progetto, mentre per quanto riguarda il mio personalissimo giudizio vorrei esprimermi in modo un poco più particolareggiato.
Il modello GR Delta 4 R7 è l’ultimo progetto in ordine di tempo sviluppato per estendere le possibilità di utilizzo pratico dei principi di base della filosofia di progetto GR Delta 4, che accomuna tutti i modelli da pavimento.
Durante il suo sviluppo mi sono concentrato sull’ottenimento di una timbrica direttamente comparabile a quella del modello di riferimento di tutta la serie GR Delta 4 R9. Ciò è consistito nella predisposizione di una capacità di emissione importante all’estremo inferiore, una gamma media che non eccedesse nell’effetto monitor, più adatto ai diffusori da studio, ed una gamma alta e altissima particolarmente dolce ed estesa.
Partendo da questi presupposti è stato sviluppato un incrocio molto graduale fra il midrange e il twweter e questo ultimo componente è stato scelto identico a quello già impiegato sia nel modello GR Delta 4 R9 che nelle GR NPS-1000.
Durante l’ascolto, per verificare l’effettivo ottenimento dei target, ho voluto soffermarmi sia sulla riproduzione di brani comprendenti voci ben caratterizzate registrate in campo ravvicinato, che gruppi rock dal suono particolarmente potente in gamma bassa e grandi orchestre d’archi.
Dopo questa ulteriore sessione di ascolti mirati posso confermare la predisposizione delle GR Delta 4 R7 alla creazione di una scena acustica molto naturale e realistica, ampia e caratterizzata da una buona profondità. La riproduzione sia del basso acustico e che del violino è apparsa molto realistica, così come il pianoforte e le voci, anche in ambito lirico e nei cori.
Il power handling è apparso sempre adeguato a riprodurre l’intera escursione dinamica dei migliori brani master impiegati.
CONCLUSIONI
I GR Delta 4 R7 sono sistemi le cui caratteristiche consentono di attribuir loro senza dubbio alcuno la qualifica di High-End.
Le prestazioni strumentali ne evidenziano un funzionamento esente da difetti e caratterizzato da prestazioni originali. Da notare, ad esempio, la grande consistenza della risposta in frequenza percepibile al variare della posizione di ascolto e dell’ambiente.
Le prestazioni soggettive consentono di qualificare questi sistemi fra i pochi in grado di offrire una grande versatilità d’uso, con possibilità di ascolti gratificanti partendo dai volumi più contenuti fino a raggiungere quelli tipici delle performance live; senza evidenziare una predisposizione per una tipologia di musica in particolare.
La ricostruzione delle voci umane e la loro articolazione vengono sempre proposte in modo altamente realistico e fruibile anche quando il segnale non sia di qualità eccellente, mentre la capacità delle GR Delta 4 R7 di evidenziare i difetti delle registrazioni musicali di qualità inferiore richiede una certa cura nella scelta della programmazione di maggior impegno, sia spettrale che dinamico.