Interessante esperienza, si ha il polso della situazione internazionale e da la possibilità anche a piccoli produttori come noi di avere contatti con operatori di altri paesi.
Bisognerebbe strutturare proposte all'insegna di prodotti italiani, come proposto da Renato quando ci siamo incontrati a Monaco.
Ho notato come gli inglesi non lasciano entrare nessuno nel loro territorio, monopolizzando di fatto il loro mercato.
Da noi l'esterofilia è padrona!
Saluti
Mario Giovanni Urbano
Musical Stones
Benvenuto Mario!
Confermo.Il problema ora è riuscire a coinvolgere qualcuno dei migliori produttori di diffusori hi-end italiani con qualche idea nuova che richiami l'attenzione, magari facendo anche un po'
scandalo.
Io una credo di averla, anche se di difficilissima messa in opera.
Si tratterebbe di riuscire ad installare (proprio in una grande sala a Monaco, eventualmente dopo avere condotto qualche prova generale prima in privato e poi in una mostra italiana) almeno tre o quattro coppie di diffusori importanti di pari prezzo (sul mercato il termine di paragone diventa troppo spesso proprio il costo) e consentire ai visitatori di fare ascolti a confronto (non in commutazione istantanea) con lo stesso programma musicale, concordato a priori fra gli espositori.
I particolari tecnici (e psicoacustici) di una prova simile non sono certo di poco conto o di facilissima soluzione ma, come probabilmente sai già, le sfide più sono difficili e più mi piacciono ... Come anche a te, credo... O no...?