Intereazioni deboli: metodica di collegamento elettrico dell'impianto audio.

Autore Topic: Intereazioni deboli: metodica di collegamento elettrico dell'impianto audio.  (Letto 14232 volte)

Offline Renato Giussani

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Devo ancora pubblicarlo sul sito... ;)
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Devo ancora pubblicarlo sul sito... ;)
Ah, ecco perchè... :D
Renato, non sarebbe una cattiva idea, una volta messo in rete, mettere qui il link diretto dell'articolo... 100055   
Saluti
Massimo Bianco

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Per quanto auspicabile, non tutti hanno la possibilità di disporre le elettroniche su dei supporti dedicati come da immagine sottostante. Anzi, considerando il totale degli impianti audio in circolazione, direi che quel tipo di installazione è in netta minoranza... Più sovente, invece, è ritrovare l'impianto audio disposto su una mensola di una libreria.
La criticità di questa disposizione risiede proprio, nella maggior parte dei casi, nel più assoluto caos del cablaggio, con grovigli di vari cavi che passano dietro al mobile, captando ed irradiando disturbi... :(
Con le dovute attenzioni alla geometria del cablaggio, alla giusta ventilazione e, infine, all'isolamento delle vibrazioni, questo tipo di istallazione non è inferiore a quello su apposito mobiletto. Almeno per elettroniche di peso e ingombro contenuto... :wink:
Nella seconda immagine sottostante, che ho realizzato con word "alla meno peggio", potete vedere un esempio di installazione (a mio avviso) corretto. 
 
Esempio di installazione delle elettroniche audio su un supporto dedicato:


 

Esempio di disposizione delle elettroniche audio in una libreria con la "giusta" geometria di cablaggio. Ovviamente il cablaggio si trova alle spalle del mobile e fatto passare sul davanti da opportuni fori praticati a determinate distanze!  :wink:   
Rammento che presso le rivendite di materiale elettrico esistono degli appositi supporti reggi fascette adesivi con cui è possibile eseguire il lavoro in modo pulito e senza fare danni... :wink:  http://www.cbs.it/pdf/panduit/acccabl1.pdf
 A tal proposito, è bene ricordare di fare sempre uso di cavi di alimentazione certificati a norma di legge!!!


« Ultima modifica: 10 Febbraio 2013, 09:20:41 da Massimo Bianco »
Saluti
Massimo Bianco

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Ah, ecco perchè... :D
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Fatto.

http://www.renatogiussani.it/AP_articoli.htm   ;)
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2013, 10:56:16 da Renato Giussani »
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Offline Massimo Bianco

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Grazie Renato!  :wink:
Spero che il documento sia letto da tanti appassionati, così possiamo discutere qui un po' dell'argomento in questione...
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2013, 11:24:08 da Massimo Bianco »
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Massimo Bianco

Offline Renato Giussani

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Fatto.

http://www.renatogiussani.it/AP_articoli.htm   ;)



L'ipotesi fatta da Paolo nell'articolo, che segnali a -60 dB rispetto al livello spl del segnale ascoltato, siano determinanti per la qualità e completezza della percezione della scena acustica  purché correlati al segnale principale, supera di gran lunga la mia molto più conservativa affermazione sulla udibilità delle alterazioni della risposta in frequenza al limite dei +0,1 dB.


Infatti


P0dB + P-60dB = 1 + 0,001


Ovvero in pratica afferma che in determinate condizioni non sia nemmeno necessario che i piccoli segnali siano in grado di alterare le caratteristiche del segnale principale. Ed anzi l'ipotesi della loro udibilità (correlata magari alla loro durata) sia da accettare indipendentemente da questa condizione.


Peraltro, quando afferma di avere "sentito" certe cose, io spero che anche lui dal 1994 ad oggi abbia cominciato a valutare di sostituire la parola "sensazione" con quella "percezione", con tutto ciò che ne consegue (che non è poco...). ;)
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Offline Renato Giussani

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Grazie Renato!  :wink:
Spero che il documento sia letto da tanti appassionati, così possiamo discutere qui un po' dell'argomento in questione...


Prego.


Io ho letto solo la prima pagina e un commento l'ho già postato.
Ma non sono cose da prendere troppo alle leggera o secondo una visione troppo tecnica che non tenga conto di tutte le implicazioni neurologiche e psicologiche del caso. ;)
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