Calcolatore acustico ambientale per posizionamento dei diffusori in ambiente

Autore Topic: Calcolatore acustico ambientale per posizionamento dei diffusori in ambiente  (Letto 16543 volte)

Offline Massimo Bianco

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Buongiorno a tutti!  1019
Questo è il mio primo messaggio in questo forum, e ne approfitto per salutare l'ing. Giussani, i cui articoli mi accompagnano da decenni, e tutti quelli che mi conoscono.  1026
Dal momento che fin troppi audiofili, anche con impianti di alto livello tecnico, tendono a trascurare il giusto posizionamento in ambiente dei diffusori, voglio segnalare un calcolatore acustico online:
 
http://www.hunecke.de/java/lautsprecher/test-stereoplay-en.html

Usato come "punto di partenza" per il posizionamento dei diffusori in ambiente, questo programma consente di raggiungere da subito dei buoni risultati (almeno con la maggior parte dei diffusori tradizionali).
E' chiaro che le variabili di un ambiente reale sono di gran lunga superiori a quelle prese in esame dal programma in questione, e che  pertanto la mesaa a punto "fine" richiederà sempre un attento ascolto, ma anche basandosi solo sulle distanze indicate dal programma, tranne casi davvero particolari, si è comunque certi di non sbagliare.
Ricordo che è il programma calcola la posizione dei diffusori/punto di ascolto migliore all'interno della stanza, ovvero la posizione che minimizza le risonanze. E' però possibile sperimentare altre posizioni visualizzando poi graficamente il risultato semplicemente cliccando all'interno della piantina sui simboli raffiguranti i diffusori e/o punto di ascolto, spostandoli poi mediante i tasti freccia della tastiera del computer. 
Faccio presente, inoltre, che per i diffusori presenti nel database, la risposta in frequenza in asse è tratta dai test tecnici eseguiti dalla rivista "Stereoplay";


NOTA BENE!
Le distanze indicate dal programma (distanza tra i due diffusori, diffusori-punto di ascolto, diffusore-parete laterale e diffusore-parete posteriore) fanno sempre riferimento al centro tweeter.



Per l'approfondimento della materia, consiglio vivamente le seguenti letture:

- "Manuale di Acustica", di F. Alton Everest (edizioni Hoepli).
 
- http://www.maurograziani.org/text_pages/acoustic/acustica/MG_Acustica01.html

- http://www.jblpro.com/catalog/support/getfile.aspx?docid=275&doctype=3 (1a parte)

- http://www.jblpro.com/catalog/support/getfile.aspx?docid=276&doctype=3 (2a parte)

- http://www.acusticaapplicata.com/articoli.php?lang=ita



Per calcolare il punto di riflessione primaria (omolaterale), dove eventualmente poter collocare un pannello assorbente/diffondente, fate riferimento allo schema seguente:



Qui di seguito potete trovare molte info sul "wall-dip", insieme a qualche utile calcolatore elettronico per determinarlo:

http://dtmblabber.blogspot.it/2010/12/little-more-into-boundary-conditions.html

http://www.mh-audio.nl/CancellationFreq.asp

http://mehlau.net/audio/floorbounce/

http://mehlau.net/audio/reflection_sidewall/

http://www.realtraps.com/sbirlbir.htm

Per coloro che dispongono di un fonometro (non troppo scarso), è possibile ricavare la risposta in frequenza in bassa frequenza fino a 300 Hz, scaricando il disco test (e il relativo foglio bianco su carta millimetrata su cui tracciare il grafico) dal seguente link: http://www.realtraps.com/test-cd.htm
« Ultima modifica: 31 Maggio 2012, 14:40:07 da Massimo Bianco »
Saluti
Massimo Bianco

Offline Renato Giussani

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Molto carino.
Fra l'altro prevede con molta accuratezza le stazionarie del mio ambiente, compresa quella abbstanza  forte a 31,5 Hz...   :thumbup:
« Ultima modifica: 01 Giugno 2012, 17:28:26 da Renato Giussani »
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Offline Daniele Pucciarelli

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Interessantissimo. La modalità "grafica", in tempo reale, è molto istruttiva.......
 100055
« Ultima modifica: 01 Giugno 2012, 17:08:47 da Daniele Pucciarelli »
Daniele Pucciarelli - autocostruttore hobbista

Offline Massimo Bianco

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Nessun altro riscontro in merito al calcolatore e, soprattutto, agli interessanti link allegati?

Saluti
Massimo Bianco

Offline Massimo Bianco

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Saluti
Massimo Bianco

Offline Daniele Pucciarelli

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C'è tanto di quel materiale in questo 3D che c'è da perdersi! Davvero interessantissimi tutti i link....Un 3D di valenza galattica.
Daniele Pucciarelli - autocostruttore hobbista

Offline Andrea Cozzolino

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Molto carino.
Fra l'altro prevede con molta accuratezza le stazionarie del mio ambiente, compresa quella abbstanza  forte a 31,5 Hz...   :thumbup:

allora posso sentirmi onorato di avere una risonanza in comune con te!  :occasion5:

a parte gli scherzi... tutti articoli molto interessanti. io ho la passione per l'acustica da ancor prima dell'ascolto della musica, e oggi come come oggi, dopo aver un pochino di esperienza "audiofila" e dopo aver conosciuto diversi "audiofili" , ancora non riesco a capire come mai solo la minima parte di essi si interessano a capire cosa succede in una stanza, acusticamente parlando. prima di avere le casse, nella mia stanza, avevo una ventina di pannelli acustici, tra bass traps e altro... 
in fondo sono convinto che un ambiente acustico "relativamente corretto"
sia l'anello piu forte in una catena di riproduzione. magari sbaglio.
circa un anno fa ebbi l'occasione di parlare con Ethan Winer, che penso conoscano tutti, che di base mi sconsiglio' di usare i calcolatori modali on line (anche solo per avere un "idea") data l'enorme quantita' di variabili "acustiche" presenti in una stanza . tuttavia anche con un semplice sistema di misura si possono capire le risonanze maggiori; io personalmente sarei gia' contentissimo di riuscire a eliminare "solo" i modi assiali . :D
sto cercando di usare Arta per individuare le risonanze, ma non sono ancora molto soddisfatto dei risultati. non so se e' il programma giusto, e di sicuro debbo capire meglio il "metodo" di una misura di questo tipo.
in ogni caso penso sia assai costruttivo confrontarsi con questo argomento.

Grazie ancora dei link! 100050


EDIT

approfitto del topic per una domanda...
nel testo di Floyd Toole leggo che per quanto riguarda le frequenze bassissime, il comportamento delle risonanze (onde stazionarie) e' a "fase minima".
Ora... io capisco che se mi si dice che se un filtro e' fase minima, lo sfasamento che induce e', appunto, minimo. Ma riferito alle onde stazionarie? Come debbo interpretare questo concetto? O forse sto facendo confusione?
« Ultima modifica: 20 Giugno 2012, 15:01:29 da Andrea Cozzolino »
sempre e comunque Chiunana

Offline Renato Giussani

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fase minima significa:  http://it.wikipedia.org/wiki/Fase_minima


E ne consegue tra l'altro che la risposta in frequenza e la risposta all'impulso di tale sistema possono essere calcolate direttamente e senza errori l'una dall'altra attraverso una trasformata di Laplace o di Fourier.
Ma a me non risulta che tale caratteristica sia confinata all'estremo inferiore della banda audio...


http://risorse.dei.polimi.it/dsp/courses/ens_l1/books/libro08.pdf
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Offline Daniele Pucciarelli

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Offline Enzo Messina

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http://risorse.dei.polimi.it/dsp/courses/ens_l1/books/libro08.pdf


Elaborazione numerica dei segnali!!! E' un esame che mi sono sempre pentito di non aver fatto (col caro Prof. Mian)  :(
Era propedeutico per i "Telecomunicazionisti" in quanto lì si devono conoscere bene i segnali 2D (alias le immagini, fisse o in movimento = video)...

Oddio, molti dei concetti li ho studiati in altri esami, ma tutti insieme proprio no. Ho preferito fare altro, come Elettronica di potenza e Musica all'elaboratore elettronico (con cui ho fatto la tesi).

Grazie per il link, non sarà la "bibbia" (alias l'Oppenheim), però mi sembra abbastanza completa, oltre che gratuita (è scritta in LaTeX). Lo metto tra la mia documentazione "essenziale"...
 100058
« Ultima modifica: 02 Luglio 2012, 21:48:14 da Enzo Messina »
φ=(1+√5)/2=1,6180339887498948482045868343656381...

Offline Andrea Cozzolino

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fase minima significa:  http://it.wikipedia.org/wiki/Fase_minima


E ne consegue tra l'altro che la risposta in frequenza e la risposta all'impulso di tale sistema possono essere calcolate direttamente e senza errori l'una dall'altra attraverso una trasformata di Laplace o di Fourier.
Ma a me non risulta che tale caratteristica sia confinata all'estremo inferiore della banda audio...


http://risorse.dei.polimi.it/dsp/courses/ens_l1/books/libro08.pdf


be', purtroppo allora continuo a non capire il concetto di fase minima riferito alla onde stazionarie descritto da Toole...  :(   
grazie mille del testo!  100055   peccato che ancora non sia in grado di capirlo...  :/
sempre e comunque Chiunana

Offline Renato Giussani

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be', purtroppo allora continuo a non capire il concetto di fase minima riferito alla onde stazionarie descritto da Toole...  :(   
grazie mille del testo!  100055   peccato che ancora non sia in grado di capirlo...  :/


Ad esempio

http://it.wikipedia.org/wiki/Diagramma_di_Bode

"...Per sistemi a fase minima è possibile risalire al diagramma della risposta della fase dal diagramma della risposta del modulo tramite la Trasformata di Hilbert..."

Le onde stazionarie sono una manifestazione di un sistema (l'ambiente) che alle frequenze alle quali si manifestano tende ad essere a fase minima, proprietà che non è attribuibile invece al campo riverberato, che interviene al di sopra della frequenza di Schroeder...

Tutto ciò significherebbe che sistemi di equalizzazione come il DRC, alle frequenze a cui intervengono le onde stazionarie possono funzionare.

Ma di questo ci eravamo già accorti anche semplicemente ascoltandoli... :D
« Ultima modifica: 03 Luglio 2012, 00:28:48 da Renato Giussani »
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Offline Andrea Cozzolino

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comincio a capire...  100050 
 ma mi manca un "tassello"... PERCHE' nel campo riverberato, quindi sopra la frequenza critica, non abbiamo questa condizione? forse le riflessioni sono talmente tante e "sparse" che il comportamento della fase si altera in modo non prevedibile??  :/

 100055 Renato!
sempre e comunque Chiunana

Offline Renato Giussani

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La definizione di "campo riverberato" è tale che quando se ne parla la parola "fase" non ha senso nemmeno pronunciarla!
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Offline Andrea Cozzolino

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grazie mille del chiarimento!  ;)
sempre e comunque Chiunana