AUDIOcostruzione

Autore Topic: AUDIOcostruzione  (Letto 35200 volte)

antonio stramaglia

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #45 il: 12 Giugno 2012, 16:09:47 »
 :( :( mentre voi discutete del nuovo numero io continuo a rosicare.....qui (giù) da me ancora non s'é vista in edicola.....e, causa i 33°  che ci sono in paese, il mio delirare tende ad aumentare    :-(||> :-(||>

Offline Daniele Pucciarelli

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #46 il: 12 Giugno 2012, 16:11:39 »
Inanzitutto scusate il carattere "grassetto".....faccio per contrastare con il testo successivo, non per urlare..... :)
Vorrei riportare i SEI COMANDAMENTI che la redazione di AUDIOCOSTRUZIONE ha simpaticamente emanato.
A mio modesto avviso sono molto "centrati" su come dovrebbe essere un potenziale autocostruttore!

Ma una cosa a titolo personale, la vorrei dire: alla fine dello "scritto" si ironizza su chi usa molto internet. Io credo che "la rete" contenga tutto ed il contrario di tutto; esattamente come la stampa. Solo che la rete non può essere monopolizzata, neanche da chi, potenzialmente, avrebbe i mezzi per farlo. Essendo un affezionato di internet (ma contemporaneamente con una mano sul seghetto alternativo, e l'altra sul microfono di misura....) vorrei affermare , pur ribadendo il mio sostanziale accordo sui comandamenti.......che sostenere la rete come "carta straccia" è un grosso errore. Troppo facile starne fuori e criticarla; molto più apprezzabile contribuire a migliorarla qualitativamente, partecipandovi. Di certo non è facile per nessuno far capire ad un pubblico di rispettabili dilettanti (che al contrario di quello dei giornali, può anche parlare....) le "tecniche di misura", o di progettazione di un diffusore acustico, di un amplificatore.....ecc ecc.
D'altra parte di facile non c'è niente quando si vive in una realtà pluralista! Se non parlare da soli......(in questo ultimo caso SI, che si dovrebbe parlare di un EGO di misure abbondanti.....)
Se c'è sempre qualcuno che non se ne fosse accorto, negli ultimi mesi, GRAZIE alla rete, in Nord Africa si sono parzialmente debellati regimi dittatoriali, in Italia alcuni normalissimi cittadini sono diventati Sindaci della loro città................quindi immaginatevi che dati trovate se andate a ricercare il numero di riviste specialistiche vendute negli anni '80 , e poi i numeri attuali. 100005   Credo che per innalzare l'audience, la carta stampata non dovrebbe fare altro che migliorarsi nei contenuti, nella obiettività, ed al contempo curare anche una sezione "elettronica", online. Questa è la realtà attuale, una realtà variegata, senza nemici immaginari.
Proprio così, cari miei, l'unica maniera di restare al passo è non lasciare niente di intentato, e non chiudersi alle nuove tecnologie. Resta il fatto che anche un "internettiano" come me, legge AUDIOCOSTRUZIONE, ed altri giornali specialistici, se non che qualche testo di storia o politica dal 1900 in poi. Non vedo il motivo di lasciare la carta stampata, ed anzi mi auspico che sia sempre più ricca di contenuti ! Ma di lasciare la rete NON SE NE PARLA! |:o
Per quanto mi riguarda le guerre degne di essere combattute sono quelle per la libertà e la pluralità d'informazione, non per il contrario.....  ;)
 
 

 
" PRIMO COMANDAMENTO: "Contano solo i fatti"
Inutile perdere tempo in chiacchiere, se i ragionamenti non portano a un risultato tangibile. L'accezione "risultato tangibile" ha contemporaneamente il significato di "oggetto funzionante/funzionale/ripetibile" e quello di "potenzialità di ritorno economico/culturale" (perché il denaro aiuta, ma non è tutto).

SECONDO COMANDAMENTO: "Taci e lavora"
Libera reinterpretazione della Regola Benedettina (San Benedetto, circa 480 DC-circa 554 DC) che recita "Ora et labora". Letteralmente significa "prega e lavora". Nel caso specifico, più che come regola di dottrina, va intesa come regola di lavoro. Non parlare mai di quel che stai facendo finché non l'hai portato a conclusioni plausibili, provate, riprovate e riproducibili. "Si potrebbe fare così…" è chiacchiera da bar, che a nulla porta se non a infinite discussioni sul nulla (perché ciò che non è - per l'appunto - plausibile, provato, riprovato e riproducibile, è NULLA).

TERZO COMANDAMENTO: "Quando pensi di aver capito, sei solo all'inizio o forse non hai capito"
Noi tutti, nessuno escluso, siamo passati dal periodo dell'illuminazione. "Allora è così che funziona! Adesso chi mi ferma più?". Errore. Ti ferma la realtà di una materia (preferiamo chiamarla "disciplina", a dirla tutta) che pur essendo all'apparenza semplice (dal punto di vista dell'interazione diretta con la percezione l'acustica è la più semplice delle parti della fisica tecnica: bastano le due orecchie in dotazione a chiunque, ma opportunamente distanziate dal cervello, per apprezzarne gli effetti) è in realtà tutt'altro che banale e, sotto certi punti di vista, molto prossima alla filosofia. Nessuno sa tutto, e quelli che dichiarano o mostrano di sapere tutto in effetti ne sanno meno degli altri. Si sa molto ma c'è ancora tutto da imparare, perché la via della conoscenza è infinita. Quindi poca sicumera e tanta umiltà: aver imparato a tracciare due curve di risposta in frequenza aiutati da un software significa solo aver imparato a memoria una sequenza di operazioni. Rimane da capire (e non è poco) perché sul display si vede quella curva e, soprattutto, se quella curva è degna di essere osservata o è figlia di qualche errore.

QUARTO COMANDAMENTO: "Chi legge apprende, chi legge, osserva ed applica apprende molto di più"
Anche questa è una libera interpretazione di una frase celebredi Alexandre Dumas che traslata nel nostro gergo significa più o meno: "Oggi sulla rete è disponibile praticamente tutto lo scibile, basta avere una connessione per poter leggere e quindi apprendere". Ma anche leggere tutto quanto scritto senza tenere niente, senza sporcarsi le mani provando e riprovando, serve soltanto ad occupare locazioni di memoria nel cervello, senza consentire la creazione di un programma. Una qualunque nozione appresa deve rappresentare l'aggiunta di un tassello che deve incastrarsi perfettamente con gli altri, senza mai rappresentare una nozione singola, a sé stante. Ciò è possibile soltanto con la pratica quasi giornaliera, fatta di odore di laboratorio, di tirare a far tardi avanti al computer oppure costruendo, saldando e misurando, senza risparmiarsi ed usando anche un po' di autoironia. Chi legge e poi parla viene rimandato al primo comandamento.

QUINTO COMANDAMENTO: "Mettersi sempre in discussione e confrontarsi senza paura alcuna deve rappresentare il pane quotidiano"
Avrei potuto tradurre questo pensiero con il più inflazionato: "Rispetto per tutti, paura di nessuno", ma sarei immediatamente scaduto accodandomi ad una definizione preconfezionata e nata per fare colpo nei reality. Il concetto di per sé è profondo e si avvicina, anche se lateralmente, al "Ben venga il tuo attacco affinché io possa fortificare la mia difesa", molto più datato e contemporaneamente molto più nobile. Sapere di doversi confrontare con gli altri, professori o no, ci deve spingere a dare il massimo ed a sottoporre il nostro progetto alle critiche di chi ci giudica, per diritto o per semplice spregio, come accade spesso nella vita reale, quella senza simulazioni. Se un qualunque "bravo" in un suo progetto percorre questa strada è degno di rispetto e di stima, indipendentemente dalla sua "visione del mondo" e sarà sempre gradito ospite di queste pagine ove potrà e dovrà confrontarsi con gli altri. Senza alcun timore.

SESTO COMANDAMENTO: "Chi fa impara, anche dai propri errori, chi non fa non impara mai"
Certo, chi "fa" può compiere degli errori: è nella natura complessa e spigolosa della nostra passione prestare il fianco a sottovalutazioni od a distrazioni di ordine pratico o, magari, ad inesperienza. La differenza tra quello che si è letto sui testi o su internet ed il mondo reale delle cose che suonano è spesso stridente, drammatica ed amara allo stesso tempo. Sbagliare è sempre possibile e qualche volta perfino naturale. Ripetere lo stesso errore, fatto ingenuamente la prima volta, rappresenta magari una condizione da evitare. Fare, rifare e passare ore all'ascolto critico di una propria realizzazione non deve essere visto come una legittimazione forzata dei nostri progetti che in qualche modo "devono" suonare bene per una sorta di dono divino, ma come il naturale percorso da fare per migliorare e migliorarsi. Chi pontifica ma non produce nulla sbaglia due volte, perché teorizza ma applica solo Energia Potenziale Inapplicata e non fa mai alcun tipo di errore, restando confinato nel limbo degli onanisti, nell'accezione lecita ed ironica del termine.

Per concludere
I comandamenti sono poco più della metà di quelli a cui siamo abituati, anche perché assolutamente meno nobili e tutto sommato facoltativi: possono anche essere ignorati, tanto non si va all'inferno. Però non si andrà mai da nessuna parte e men che meno su queste pagine. Nemmeno nell'elenco delle persone che godono della stima degli altri. Chi cerca di dare il massimo, chi studia, lavora e "fa" mettendoci del suo, mettendoci anche la faccia, senza proclami particolari, chi non deride le scelte degli altri e non ha inventato anche l'acqua calda molti secoli fa, è il benvenuto. Per gli altri c'è la tastiera, c'è Internet, i forum, facebook e tutto quanto la tecnologia concede oggi per ampliare a dismisura il proprio ego.

Gian Piero Matarazzo "
« Ultima modifica: 12 Giugno 2012, 17:12:57 da Daniele Pucciarelli »
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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #47 il: 12 Giugno 2012, 16:21:02 »

OMISSIS

sostenere la rete come "carta straccia" è un grosso errore. Troppo facile starne fuori e criticarla; molto più apprezzabile contribuire a migliorarla qualitativamente, partecipandovi.

OMISSIS


Che poi, a veder bene e ribadendo la vocazione di questo forum per la più totale libertà di espressione di chiunque...
Ciò che tu apprezzi è proprio quello che qualcuno qui sta tentando di "fare"...  100037
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)

Offline Enzo Messina

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #48 il: 12 Giugno 2012, 16:29:32 »

Che poi, a veder bene e ribadendo la vocazione di questo forum per la più totale libertà di espressione di chiunque...
Ciò che tu apprezzi è proprio quello che qualcuno qui sta tentando di "fare"...  100037

 100050 100050 100050

A parte gli scherzi, se non ci fosse stato questo forum, probabilmente non avrei mai partecipato a nessun altro. Spero soltanto che il mio piccolo contributo ad esso sia utile a qualcuno...  100030
« Ultima modifica: 12 Giugno 2012, 16:34:06 da Enzo Messina »
φ=(1+√5)/2=1,6180339887498948482045868343656381...

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #49 il: 12 Giugno 2012, 16:30:39 »

Che poi, a veder bene e ribadendo la vocazione di questo forum per la più totale libertà di espressione di chiunque...
Ciò che tu apprezzi è proprio quello che qualcuno qui sta tentando di "fare"...  100037

Lo so Renato, e come avrai capito dal PM dell'altro giorno, credo che tu sia andato anche oltre le mie più rosee aspettative. :occasion5:
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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #50 il: 12 Giugno 2012, 16:42:23 »
 ^///^
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Offline Fabio Arminio

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #51 il: 12 Giugno 2012, 17:32:11 »
Io è proprio grazie a internet che ho imparato le basi dell’autocostruzione e dell’HiFi in generale.
Però devo ammettere di essere capitato nel posto giusto con la persona giusta ovvero il sito dell’ingegnere con tutti i suoi articoli grazie ai quali ascolto ottima musica senza aver speso un capitale.

 100055

Offline Renato Giussani

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #52 il: 12 Giugno 2012, 18:03:57 »
PREGO...!  100053
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Offline Andrea Coltella

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #53 il: 12 Giugno 2012, 20:11:25 »
Oggi pomeriggio ho letto il tuo ultimo articolo, molto interessante  :)
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« Risposta #54 il: 12 Giugno 2012, 21:53:06 »
A proposito di internet....d'ora in poi acquisterò Audiocostruzione, Audio-Review e Suono in formato PDF. Oltra al risparmio, eviterò scaffali di carta in sala....... 100043
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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #55 il: 12 Giugno 2012, 21:58:00 »
A proposito di internet....d'ora in poi acquisterò Audiocostruzione, Audio-Review e Suono in formato PDF. Oltra al risparmio, eviterò scaffali di carta in sala....... 100043



Perché non interessarsi anche di orologi, allora...  :D


http://dgedizioni.ezpress.it/
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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #56 il: 12 Giugno 2012, 22:04:52 »

Perché non interessarsi anche di orologi, allora...  :D


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 :P
Daniele Pucciarelli - autocostruttore hobbista

Offline Massimiliano Lincetto

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #57 il: 12 Giugno 2012, 22:40:31 »
Concordo, Daniele, sull'importanza di Internet come strumento. Credo che Giampiero non si riferisse a Internet in generale, ma all'uso "sterile" che ne fanno molte persone, magari sempre pronte a criticare il prossimo senza mai mettersi in gioco con i frutti del proprio lavoro (che si sa, costa moltissima fatica).

Offline Daniele Pucciarelli

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #58 il: 13 Giugno 2012, 13:15:31 »
Concordo, Daniele, sull'importanza di Internet come strumento. Credo che Giampiero non si riferisse a Internet in generale, ma all'uso "sterile" che ne fanno molte persone, magari sempre pronte a criticare il prossimo senza mai mettersi in gioco con i frutti del proprio lavoro (che si sa, costa moltissima fatica).

Lo spero Massimiliano, ma non sempre i "toni" che sono stati utilizzati sono stati improntati alla "discussione" od anche alla sola critica su una determinata argomentazione (il che è di per se un fattore propositivo) ;  qualche volta sono scaduti in inopportuni e beceri attacchi personali , più o meno mimetizzati.  100035

Che ci vuoi fare, a volte si litiga con la moglie e ci si sfoga in altra maniera! 100023
 :))


In ogni caso la Rete è una cosa viva, vegeta, imprescindibile. Conviene saperci convivere, come per anni abbiamo fatto, tutti noi, con la sola carta stampata.
CIAO
« Ultima modifica: 13 Giugno 2012, 13:19:37 da Daniele Pucciarelli »
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Gian Piero Matarazzo

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Re:AUDIOcostruzione
« Risposta #59 il: 26 Giugno 2012, 13:37:11 »
      Che ci vuoi fare, a volte si litiga con la moglie e ci si sfoga in altra maniera!



   
Vedi, in tanti anni di attività ho imparato a leggere bene tra le righe e non, e riconosco quasi sempre la mano un po’ vigliacca di chi non ha risposte squisitamente tecniche da dare e sa abilmente spostare il centro della discussione su apprezzamenti non necessari oppure ripetere solo quello che ha letto da altre parti spacciandolo per propria cultura. Salvo poi a dare spassionati consigli alle stesse fonti ove si è abbondantemente alimentato, insinuando, per farsi belli, dubbi sull’onestà e sulla professionalità degli altri. Scrivere alla fine di una enunciazione tecnica letta altrove “almeno secondo me” significa poco. I miei toni, per niente mimetizzati, sono rivolti sempre alla persona specifica a cui rispondo, e scusa se c’è un po’ di ironia per chi da consigli da tutti i forum raggiungibili senza mai scendere nel tecnico vero, ma permeando le proprie affermazioni ed i propri “io penso” di una discreta vanagloria, una qualità propria dei forumiani che hanno scritto tanto da tutte parti e quindi si sentono legittimati all’ipse dixit. Io ti rispondo solo quando dici una stupidaggine tecnica e la spacci per una figata, quando estrapoli una formula ma non ne conosci la genesi e le grandezze costituenti o quando secondo me pecchi di inesperienza manifesta ma stai bene attento a farla passare per un consiglio generico. Non c’è da confrontarsi sulla teoria o sulla fisica che è sempre una ed una sola e non è sensata alcuna discussione con chi vuole soltanto far prevalere il proprio ego per non sfigurare sui forum. Personalmente ritengo la rete alla stregua di un catalogo enorme ove attingere dati e non esperienze particolari, perché, forse ti sembrerà strano, a me nessuno ha spiegato mai molto. Quello che so l’ho imparato nel mio laboratorio personale, con anni ed anni di duro, durissimo, lavoro. Non vedo, e più d’uno me lo sta ripetendo da qualche tempo, con gli interlocutori che vogliono apparire più grandi di quello che in effetti sono, spunti di discussione alcuna. Le discussioni costruttive, quelle dei “secondo me” mediate in anni e non in giorni o in ore, si hanno lo stesso, ci sono sempre state e sempre ci saranno, magari in forma diretta o in laboratorio o, ancora, per telefono. Nelle discussioni che contano in questo senso non c’è nessuna reputazione da mantenere a tutti i costi e, pensa, qualche volta si cambia anche parere. 
Ah, tra fidanzamento e matrimonio sto con la donna della mia vita da 36 anni, e non litigo mai per cui la tua battutaccia  e le tue faccine ficcatele dove dico io.  Mi dispiace solo per Renato, che non si merita affatto queste storielle.