Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.

Autore Topic: Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.  (Letto 18490 volte)

Offline Mariano Marabella

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Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« il: 27 Maggio 2012, 17:39:03 »
Recentemente mi è capitato di vedere un impianto con le elettroniche poste sotto gruppo di continuità e precisamente un Daker 1000VA on-line con uscita sinusoidale, per chi non conosce questi prodotti è utile sapere che la tensione viene generata dalle batterie che rimangono sotto carica per mezzo della tensione di rete.
Cosa ne pensate dei condizionatori di rete, soppressori, stabilizzatori ed affini?
Avete notato miglioramenti in riproduzione?

Grazie

Mariano
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Offline Luca Scuto

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #1 il: 28 Maggio 2012, 01:11:19 »
Anni fa ho fatto delle prove utilizzando un UPS di quelli grandi (aveva un case a parte per le sole batterie AUTOMOBILISTICHE) e francamente l'unico vantaggio che ho avuto è stato che durante un momento di ascolto, è mancata la luce e io non me ne sono reso conto, per il resto le mie orecchie non hanno sentito nulla di diverso rispetto alla configurazione standard.


Forse il mio impianto elettrico non è afflitto da particolari problemi o forse ho due pagnotte al posto delle orecchie, ma questa è stata la mia esperienza.


Bye, Luca
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Offline Mariano Marabella

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #2 il: 28 Maggio 2012, 10:06:11 »
Anni fa ho fatto delle prove utilizzando un UPS di quelli grandi (aveva un case a parte per le sole batterie AUTOMOBILISTICHE) e francamente l'unico vantaggio che ho avuto è stato che durante un momento di ascolto, è mancata la luce e io non me ne sono reso conto, per il resto le mie orecchie non hanno sentito nulla di diverso rispetto alla configurazione standard.


Forse il mio impianto elettrico non è afflitto da particolari problemi o forse ho due pagnotte al posto delle orecchie, ma questa è stata la mia esperienza.


Bye, Luca

Grazie luca.
Nel lontano 1992 un compagno di ascolti ha modificato il proprio ampli per alimentarlo a batterie, ha creato con il mio aiuto una batteria che erogava 45A configurata elettricamente in serie per fornire +48 / -48 (totale 8 batterie da 45A), in quel caso le differenze acustiche si apprezzarono. Evidentemente l'alimentatore del finale (Mitsubishi da circa 200W >RMS per canale) non era dimensionato a dovere.
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Offline Luca Scuto

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #3 il: 28 Maggio 2012, 11:10:18 »
Nel lontano 1992 un compagno di ascolti ha modificato il proprio ampli per alimentarlo a batterie, ha creato con il mio aiuto una batteria che erogava 45A configurata elettricamente in serie per fornire +48 / -48 (totale 8 batterie da 45A), in quel caso le differenze acustiche si apprezzarono. Evidentemente l'alimentatore del finale (Mitsubishi da circa 200W >RMS per canale) non era dimensionato a dovere.

Ho fatto una prova simile con un preamplificatore, in quel caso il miglioramento c'è stato, ma perchè lo stadio di alimentazione non era particolarmente curato, poi rifacendolo scopiazzando lo stadio di alimentazione che pubblicò Maltese/Ingoglia  su CHF (Pre Hdp0.1), non ci fu più differenza tra le due soluzioni, in ogni caso c'è da dire che la differenza era a livello di rumori di fondo che da accettabili diventavano impercettibili con la nuova alimentazione, forse se uno ascolta solo il pianoforte Zen che consentì a Battiato di vincere il premio Stockhausen, ne può trovare giovamento, ma se abitualmente si ascolta roba un pochino più varia e "dinamica"...

Bye, Luca
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Offline Daniele Pucciarelli

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #4 il: 28 Maggio 2012, 11:47:25 »
Non ho mai fatto nessuna prova...
Di certo lo stadio di alimentazione, in qualsiasi elettronica, può prendersi una buona fetta del costo totale di realizzazione, se ben progettato; ma la qualità della alimentazione è importantissima. Per esempio, in ambito informatico, alcune configurazioni hardware pretendono una alimentazione DAVVERO stabile, pena rari ma incomprensibili riavvii della macchina. Questo con alimentatori comunque NON difettosi, di potenza sufficiente, ma per la loro economicità con fluttuazioni di tensione un pò troppo elevate può succedere, eccome.
Credo che in ambito audio, ci siano problematiche simili; da capire QUANTO influiscano all'ascolto.
Penso che uno stabilizzatore possa introdurre validi miglioramenti sopratutto con apparecchi HIFI che hanno uno stadio di alimentazione con qualche compromesso; percui con apparecchi dal costo terreno, oppure con diversi "hiend" solo nelle intenzioni.........
C'è da dire che se lo stabilizzatore non costasse una "frana" (per non incidere pesantemente sul costo della intera catena hifi, che a quel punto beneficierebbe di più di un ampli meglio progettato.....), potrebbe essere interessante da prendere in considerazione.
D'altro canto alcuni pre di un certo costo, hanno un alimentazione "virtual battery".....ed alcuni DAC funzionano a batterie.

I miei due cents.......CIAO!
« Ultima modifica: 28 Maggio 2012, 11:52:31 da Daniele Pucciarelli »
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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #5 il: 01 Giugno 2012, 22:09:35 »
Secondo il mio modesto parere, nulla per cui valga la pena spenderci troppo, io possiedo un Cabre  DR-220 e quando accendo i due pulsanti frontali,dando quindi tensione alle prese utilizzatrici, l'unica cosa che sento ronzare (sebbene lievemente) , è....il Cabre.
Questo settore è un pò articolato e non sempre di facile cognizione, non dico che non facciano il loro dovere, ma penso si debba stare entro certi limiti di spesa ragionevoli, (poi sarebbe utile anche trovare e dare la fase giusta su ogni apparecchio)....e il divertimento infinito continua..

Offline Fabio Lebboroni

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #6 il: 02 Giugno 2012, 08:52:57 »
Secondo il mio modesto parere, nulla per cui valga la pena spenderci troppo, io possiedo un Cabre  DR-220 e quando accendo i due pulsanti frontali,dando quindi tensione alle prese utilizzatrici, l'unica cosa che sento ronzare (sebbene lievemente) , è....il Cabre.
Questo settore è un pò articolato e non sempre di facile cognizione, non dico che non facciano il loro dovere, ma penso si debba stare entro certi limiti di spesa ragionevoli, (poi sarebbe utile anche trovare e dare la fase giusta su ogni apparecchio)....e il divertimento infinito continua..
Se ti volessi male, la prossima volta che passi di quì ti regalerei un gruppo di continuità che presi (nuovo) per il computer fisso data l' abitudine della mia gentile signora di accendere forno elettrico, lavatrice e lavastoviglie in contemporanea...eliminato perchè ottimo "arrostitore" di scede di alimentazione con folcloristico effetto pirotecnico!!.... 0.o
Non c'è limite al peggio (mio padre)
Fabio

Offline Daniele Pucciarelli

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #7 il: 02 Giugno 2012, 12:16:27 »
Se ti volessi male, la prossima volta che passi di quì ti regalerei un gruppo di continuità che presi (nuovo) per il computer fisso data l' abitudine della mia gentile signora di accendere forno elettrico, lavatrice e lavastoviglie in contemporanea...eliminato perchè ottimo "arrostitore" di scede di alimentazione con folcloristico effetto pirotecnico!!.... 0.o

Attenzione. Un gruppo di continuità è una cosa, uno stabilizzatore è un altra.
In ogni caso, c'è apparecchio ed apparecchio. Quelli per PC, di "primo prezzo", non valgono niente, ed anzi possono mettere in crisi gli alimentatori dei PC!! Inutile dire poi che urgono quelli con uscita a 220V/50hz che abbiano una forma d'onda in uscita davvero sinusoidale e non similare.....

I miei 2 cents. :)
« Ultima modifica: 02 Giugno 2012, 12:16:56 da Daniele Pucciarelli »
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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #8 il: 02 Giugno 2012, 14:09:11 »
...ecco appunto, siccome credo tu mi voglia un pochino di bene..tiettelo!!! 100043 :wave

Offline Pasquale Di Benedetto

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #9 il: 12 Gennaio 2013, 18:25:40 »
Per quelle poche prove effettuate, posso semplicente dire che, se l'elettronica ha un'alimentazione degna di essere definita tale, non necessita di nulla; fatta eccezione, se vi sono problemi sulla rete elettrica, tipo, sbalzi di tensione o micro interruzioni, in quel caso uno stabilizzatore si rende necessario.
Per quanto riguarda l'impiego del gruppo di continuità, vista la loro ingegnerizzazione, sarebbe opportuno farne a meno. :)

P.s. sempre riferito alle prove effettuate, l'alimentazione delle elettroniche è fondamentale se non determinante sulla qualità dell'apparato.
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Offline Renato Giussani

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #10 il: 12 Gennaio 2013, 18:37:29 »
Bisogna ricordare sempre che un "amplificatore" in pratica non è che un "modulatore" della tensione continua fornita dall'alimentatore.


Ovvero: noi non ascoltiamo il segnale d'ingresso ingrandito con una lente, ma proprio la tensione (e la corrente) fornita dall'alimentatore, cui viene sovraimpresso un andamento il più simile possibile a quello del segnale d'ingresso.
Quello che viene amplificato non è "il segnale" bensì "l'informazione" che esso contiene.


Ragionando in questo modo (corretto) appare abbastanza evidente che la qualità dell'alimentatore possa influire su quella dei nostri ascolti. Così come la qualità della circuitazione preposta ad effettuare la suddetta "modulazione".


Però se l'alimentatore è in grado di fornire senza problemi la tensione e la corrente richieste ben "pulite" da qualsiasi elemento disturbante, miglioramenti all'ascolto attribuibili a qualsivoglia "condizionatore di rete" non possono essercene..  ;)
« Ultima modifica: 12 Gennaio 2013, 18:38:37 da Renato Giussani »
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)

Offline Daniele Pucciarelli

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #11 il: 15 Gennaio 2013, 20:27:47 »
Volevo porre l'attenzione ad una caratteristica che forse qualcuno non ha presente.
Esistono UPS con onda di uscita "pseudosinusoidale" (quelli che solitamente hanno prezzi molto abbordabili, diciamo sotto i 150-200 euro), e quelli con onda perfettamente sinusoidale. Questi ultimi, a parità di potenza di uscita costano il triplo, e "logicamente" vengono snobbati dal grande pubblico. Secondo me, però varrebbe la pena di comprarli. Questi oggetti sono nati per alimentare in perfetta sicurezza i nostri computer (che ormai stanno diventando anche ottime sorgenti musicali); ma state MOLTO attenti alle caratteristiche dell'alimentatore del vostro PC ! Sopratutto se è di quelli con "PFC attivo", collegandoci un UPS "pseudosinusoidale" potreste far grossi danni sia all'alimentatore stesso che alla scheda madre del PC. Questo perchè il circuito "PFC" dell'alimentatore potrebbe andare in forte crisi se alimentato con una tensione non perfettamente sinuisoidale. Questa ultima cosa, chi vende gli UPS  non la specifica.....
Quindi non date la colpa all'UPS se vi esplode l'alimentatore ! ;)
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2013, 20:28:37 da Daniele Pucciarelli »
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Offline Enzo Messina

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #12 il: 15 Gennaio 2013, 21:32:51 »
Volevo porre l'attenzione ad una caratteristica che forse qualcuno non ha presente.
Esistono UPS con onda di uscita "pseudosinusoidale" (quelli che solitamente hanno prezzi molto abbordabili, diciamo sotto i 150-200 euro), e quelli con onda perfettamente sinusoidale. Questi ultimi, a parità di potenza di uscita costano il triplo, e "logicamente" vengono snobbati dal grande pubblico. Secondo me, però varrebbe la pena di comprarli. Questi oggetti sono nati per alimentare in perfetta sicurezza i nostri computer (che ormai stanno diventando anche ottime sorgenti musicali); ma state MOLTO attenti alle caratteristiche dell'alimentatore del vostro PC ! Sopratutto se è di quelli con "PFC attivo", collegandoci un UPS "pseudosinusoidale" potreste far grossi danni sia all'alimentatore stesso che alla scheda madre del PC. Questo perchè il circuito "PFC" dell'alimentatore potrebbe andare in forte crisi se alimentato con una tensione non perfettamente sinuisoidale. Questa ultima cosa, chi vende gli UPS  non la specifica.....
Quindi non date la colpa all'UPS se vi esplode l'alimentatore ! ;)

 =D> =D> =D>

Bravo, hai proprio centrato nel segno!!!

I PFC, per funzionare correttamente, devono "sentire" la tensione di rete per imprimere al convertitore (che poi è l'alimentatore) un consumo (dunque una corrente) sinusoidale e in fase rispetto alla tensione (da cui il significato dell'acronimo PFC: Power Factor Corrector).
Se la tensione di rete non è sinusoidale ma è invece "pseudo-sinusoidale" (io la chiamerei piuttosto una "quasi" onda quadra...) come quelli degli UPS "da battaglia", potrebbero esserci grossi problemi, soprattutto per quelle realizzazioni di PFC poco "robuste", ossia sottodimensionate o mal progettate.
Diversamente, se impiegate i vecchi alimentatori per PC "non PFC" (con topologia di tipo "forward" o "flyback"), questo problema non sussiste...
Al lavoro qui da me, ho sempre impiegato (e fatto impiegare) UPS ad onda sinusoidale "vera"...  ;)

P.S.: @Daniele. Chi vende gli UPS "deve" saperlo, semmai è il negoziante che spesso non sa mai niente. Io, nel dubbio, preferisco documentarmi (e, ove possibile, misurare) prima di comprare...
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2013, 23:40:12 da Enzo Messina »
φ=(1+√5)/2=1,6180339887498948482045868343656381...

Offline Daniele Pucciarelli

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« Risposta #13 il: 17 Gennaio 2013, 16:16:23 »
=D> =D> =D>

Bravo, hai proprio centrato nel segno!!!

I PFC, per funzionare correttamente, devono "sentire" la tensione di rete per imprimere al convertitore (che poi è l'alimentatore) un consumo (dunque una corrente) sinusoidale e in fase rispetto alla tensione (da cui il significato dell'acronimo PFC: Power Factor Corrector).
Se la tensione di rete non è sinusoidale ma è invece "pseudo-sinusoidale" (io la chiamerei piuttosto una "quasi" onda quadra...) come quelli degli UPS "da battaglia", potrebbero esserci grossi problemi, soprattutto per quelle realizzazioni di PFC poco "robuste", ossia sottodimensionate o mal progettate.
Diversamente, se impiegate i vecchi alimentatori per PC "non PFC" (con topologia di tipo "forward" o "flyback"), questo problema non sussiste...
Al lavoro qui da me, ho sempre impiegato (e fatto impiegare) UPS ad onda sinusoidale "vera"...  ;)

P.S.: @Daniele. Chi vende gli UPS "deve" saperlo, semmai è il negoziante che spesso non sa mai niente. Io, nel dubbio, preferisco documentarmi (e, ove possibile, misurare) prima di comprare...

Certo Enzo! La mia critica era proprio per i "rivenditori finali" al pubblico........Per alcuni (molti?) di loro basta vendere. A prescindere. Se li conosci, li eviti!
Detto ciò, sapere che uno del mestiere evita gli UPS "pseudo" come la peste, non può che farmi sentire felice di quello che affermavo! :)
Ciao
« Ultima modifica: 17 Gennaio 2013, 16:17:17 da Daniele Pucciarelli »
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Offline Alessandro Carocci

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Re:Condizionamento della rete 220V per ascolti migliori.
« Risposta #14 il: 19 Aprile 2013, 19:06:23 »
Non ho mai fatto nessuna prova...
Di certo lo stadio di alimentazione, in qualsiasi elettronica, può prendersi una buona fetta del costo totale di realizzazione, se ben progettato; ma la qualità della alimentazione è importantissima...
Penso che uno stabilizzatore possa introdurre validi miglioramenti sopratutto con apparecchi HIFI che hanno uno stadio di alimentazione con qualche compromesso; percui con apparecchi dal costo terreno, oppure con diversi "hiend" solo nelle intenzioni.........
C'è da dire che se lo stabilizzatore non costasse una "frana" (per non incidere pesantemente sul costo della intera catena hifi, che a quel punto beneficierebbe di più di un ampli meglio progettato.....), potrebbe essere interessante da prendere in considerazione.


 :thumbup:  e allego questo prodotto scovato in rete. E' di facile reperibilità e costa circa 50 euro. Funge contemporaneamente da multipresa e da stabilizzatore.
« Ultima modifica: 19 Aprile 2013, 19:16:06 da Renato Giussani »
Solo gli stolti non cambiano idea