Cavi

Autore Topic: Cavi  (Letto 34926 volte)

Offline Stefano Zoni

  • Più di 120 messaggi
  • *****
  • Post: 774
    • E-mail
Re:Cavi
« Risposta #45 il: 13 Luglio 2014, 15:38:17 »
Aggiungiamo il "rimedio della nonna" per disossidare il rame.
Aceto e Sale..
Devo provarlo su spezzoni di rame annerito! :)
http://www.youtube.com/watch?v=eF0a-BhUxG4#t=102

Offline Stefano Zoni

  • Più di 120 messaggi
  • *****
  • Post: 774
    • E-mail
Re:Cavi
« Risposta #46 il: 13 Luglio 2014, 18:28:21 »
OK! Funziona!!!  :D

Aceto e sale e poi riscaldo (in microonde, così mi toglie anche, eventuali, cattivi odori  ;) ).
Provo con qualche spezzone di cavo con le parti nude un poco opache e... sembrano splendenti!
Sciacquo e parto alla caccia di altre cose.
Rimedio una lastrina di rame grande come il mio palmo che ho visto, piano piano, ossidarsi e passare ad un colore marrone.
La lavo, per togliere il grasso delle dita o altro.
Immergo nella soluzione calda e, in qualche secondo la vedo tornare del suo colore naturale  :AAAmago:

Grande cosa la chimica, no?

Offline Giuseppe Pochiero

  • Più di 120 messaggi
  • *****
  • Post: 1008
    • E-mail
Re:Cavi
« Risposta #47 il: 14 Luglio 2014, 10:38:06 »
OK! Funziona!!!  :D


Grande cosa la chimica, no?


Grande cosa i Nonni  :laugh4:
« Ultima modifica: 14 Luglio 2014, 10:38:20 da Giuseppe Pochiero »
"un saluto a tutti i  Forumer Aldiquà Aldilà e Oltre"

Offline Piero Rossi

  • Più di 120 messaggi
  • *****
  • Post: 1060
    • E-mail
Re:Cavi
« Risposta #48 il: 14 Luglio 2014, 22:08:55 »
Nelle zone montane delle Marche dove l'uva matura tardi c'era l'usanza di fare il "vino cotto", la procedura in pratica è far bollire il mosto per qualche ora, poi metterlo nella botte (quercia, castagno) bollente e aspettare poi la "normale fermentazione" di qualche settimana poi lo "spoglio" delle particelle sospese ecc...
Per riempire la botte si usava la "ramina" un enorme mestolo in rame che pescava il mosto bollente dentro la caldaia e lo versava tramite vari passaggi nella botte, dopo qualche minuto di uso la ramina perdeva lo strato ossidato e tornava nuova fiammante...
A volte capitava che l'uva veniva colta topo aver dato lo zolfo (era un trattamento antiparassitario) senza avere avuto la possibilità di essere "lavata dalla pioggia", poteva restare il sapore di zolfo nel vino, per farlo sparire bastava usare un imbuto in rame per raccogliere il vino dalla botte alla bottiglia, questo bastava a togliere il sapore dello zolfo, e se si riempivano diverse bottiglie il rame "sfiorato" dal vino tornava lucente come nuovo...
« Ultima modifica: 14 Luglio 2014, 22:10:08 da Piero Rossi »

Offline Stefano Zoni

  • Più di 120 messaggi
  • *****
  • Post: 774
    • E-mail
Re:Cavi
« Risposta #49 il: 14 Luglio 2014, 23:29:02 »
...Per riempire la botte si usava la "ramina" un enorme mestolo in rame che pescava il mosto bollente dentro la caldaia e lo versava tramite vari passaggi nella botte, dopo qualche minuto di uso la ramina perdeva lo strato ossidato e tornava nuova fiammante...


Un processo acido indotto dalla fermentazione del mosto, come la miscela di aceto (acido acetico) sale (NaCl).

http://www.isii.it/progettiallievi/2007-08/chimici/bicervein/tutte/fermentazione.htm
http://it.wikibooks.org/wiki/Laboratorio_di_chimica_in_casa/Cloruro_rameico
« Ultima modifica: 14 Luglio 2014, 23:30:00 da Stefano Zoni »