Segnali bilanciati

Autore Topic: Segnali bilanciati  (Letto 3809 volte)

Offline Piero Rossi

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Segnali bilanciati
« il: 19 Aprile 2015, 12:03:01 »
Meditavo sul "vecchio" sistema PAL, ormai è tutto un Mpeg e può sembrare un nonsense.
Come alcuni sapranno la TV analogica a colori prevedeva l'aggiunta di una portante di crominanza un segnale (nel PAL a 4.43 MHz) che dava informazioni sul colore che poi venivano aggiunte a bassa risoluzione al segnale in bianco nero già presente, tali informazioni provocavano una variazione sulla fase del segnale, fase letta poi nel televisore e riconvertita in colori.. qualsiasi variazione nella fase (anche quelle non desiderate e provocate dai complessi sistemi di trasmissione e raccolta dei segnali) significava una diversa sfumatura cromatica.
La differenza del PAL era proprio nel nome, Phase Alternating Line, si trattava in sostanza di un sistema di "bilanciamento" del segnale, la fase del segnale di crominanza veniva invertita a righe alterne in modo che qualsiasi variazione di fase nella riga x (e ovviamente presente anche nella riga successiva) venisse annullata dal segnale in opposizione di fase nella riga x+1.
Nella sua "complessità" il sistema era abbastanza semplice e funzionale (la TV analogica è di per sé molto complessa) e questa "compensazione automatica" era ben apprezzabile negli incarnati europei che erano sempre costanti e non viravano verso i terribili viola o verde caratteristici delle TV di oltreoceano, tanto che non era proprio previsto il controllo di "tinta" necessario nei vecchi sistemi NTSC.
Tutto questa bontà tuttavia aveva un prezzo, un segnale perfetto garantiva le prestazioni massime del sistema, ad ogni "stranezza corretta" corrispondeva invece una perdita di saturazione del colore...
Cosa c'entra tutto questo con l'audio? Nel professionale le connessioni bilanciate sono diventate da anni lo standard, il toccasana a gran parte dei problemi presenti su sistemi caotici e grandi come i palchi, è vero anche che alcuni professionisti hanno sempre affermato e continuano ad affermare che il "bilanciamento del segnale" non ne provoca un aumento di qualità, anzi una buona connessione sbilanciata non affetta da problemi resta comunque una soluzione preferibile, ma cosa c'è di preferibile nella connessione bilanciata?
Probabilmente in situazioni "semplici" quali connessioni HiFi dove le lunghezze dei cavi sono ridicole la parte del leone è data dalla standardizzazione che prevede oltre al livello di segnale molto alto anche precisi valori di impedenza sia del dispositivo di IN che di quello di OUT.
Ma proprio in queste "situazioni semplici" quanto può aiutare una connessione bilanciata allo stesso segnale?
« Ultima modifica: 19 Aprile 2015, 15:21:56 da Enzo Messina »

Offline Giuseppe Pochiero

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Re:Segnali bilanciati
« Risposta #1 il: 19 Aprile 2015, 16:18:26 »

Ma proprio in queste "situazioni semplici" quanto può aiutare una connessione bilanciata allo stesso segnale?

Ciao, riflessioni  (vista l'ora del post)  post aperitivo domenicale ? :)
ci pensavo anche io l'altro gg,  fare un cavo bilanciato  usando 2 coppie di quelli normali mettendo in comune tutte le mass ed incrociando  L con R,  far terminare tutto dui classici RCA; oltre a dimezzare la resistenza bho chissa che succede :)  nulla :)  ... quando avevo i componenti uno sull'altro avevo fatto io i cavi della lunghezza minima necessaria  usando cavetti stereo per ogni canale, credo che non ci sia nulla di migliore :)

Ma dentro gli ampli o pre  con spinotti bilanciati (quelli serii non finti)  il doppio cavo che giro fa ?
"un saluto a tutti i  Forumer Aldiquà Aldilà e Oltre"

Offline Francesco Canora

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Re:Segnali bilanciati
« Risposta #2 il: 19 Aprile 2015, 21:24:04 »
All'ingresso c'è uno stadio differenziale, che cioè amplifica la differenza dei due segnali presenti ai suoi ingressi.
Il segnale vero e proprio viaggia sui due fili sfasato a 180 gradi (uno è l'inverso dell'altro) e quindi viene amplificato tranquillamente.

Il principio è che quando c'è un disturbo comune su entrambi i cavi, poichè il primo stadio amplifica la differenza, all'uscita il disturbo non passa.

Ancora oggi ci sono oggi rivenditori di apparecchi PA che vendono i cavi che collegano il mixer alle casse attive, che hanno il classico jack di ingresso con ingresso bilanciato, con la terminazione mono.
Ahi voglia a spiegarglielo, c'è anche sui manuali dei mixer come fare i cavi !
« Ultima modifica: 19 Aprile 2015, 21:29:35 da Francesco Canora »